Mercatone Uno: investitore cercasi - di Maria Carla Rossi

Il contributo dei lavoratori e del sindacato lombardo ad una vertenza delicatissima

La speranza si è riaccesa per le lavoratrici e i lavoratori dei negozi Mercatone Uno. Infatti nella tarda serata del 7 aprile, il Ministro della Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato il decreto per l’amministrazione straordinaria del Gruppo, nominando tre commissari.

E’ il primo caso nel settore del commercio dall’introduzione della legge Marzano.
Valutiamo positivamente il ricorso all’amministrazione straordinaria, che dà garanzia di trasparenza, che troppe volte, per responsabilità aziendale, è mancata in questi mesi. Trasparenza che offre alle lavoratrici e ai lavoratori maggiori tutele, soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali.

Proprio sulla questione degli ammortizzatori sociali siamo stati ricevuti in audizione alla Commissione Lavoro della Regione Lombardia che ha approvato una mozione urgente, sottoscritta da tutti i consiglieri regionali di minoranza e maggioranza a sostegno della vertenza Mercatone.
Dalla sera della firma del decreto non è più nel potere del Consiglio di Amministrazione di Mercatone assumere alcuna decisione: la completa gestione dell’azienda è passata nelle mani dei commissari. Questo significa che, dalla firma del decreto ministeriale, solo ed esclusivamente loro potranno assumere decisioni di carattere organizzativo e gestionale.

Le procedure previste dalla legge impongono che per vendere o cedere l’azienda sia necessario un bando pubblico: i potenziali investitori potranno presentare proposte di acquisto riguardanti tutta o parte dell’azienda, come potrebbero esserci più proposte per parti diverse.
L’amministrazione straordinaria offre maggiori possibilità anche per piccoli investitori interessati solo ad alcuni punti vendita.

Il possibile investitore di cui molto si è parlato nelle scorse settimane, qualora fosse interessato, dovrà necessariamente seguire le procedure e i tempi dettati dal bando pubblico. Saranno poi i commissari a valutare le proposte, e infine il Mise ad approvarle in via definitiva.
Il decreto di commissariamento non era affatto scontato: possiamo affermare che questo risultato si è ottenuto grazie alla determinazione e alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che, assistiti dalla FILCAMS CGIL, hanno difeso fisicamente il loro luogo di lavoro. In Lombardia i negozi Mercatone Uno di Pessano con Bornago e Castegnato hanno riaperto dopo 18 giorni di sciopero a oltranza con blocco delle merci, così come Tavernerio e Verdello.

In tutti i nove punti vendita della Lombardia abbiamo fatto assemblee e tenuto costantemente informati i lavoratori dell’andamento della trattativa che ha avuto momenti difficilissimi. Non sarà facile neanche il futuro, ma i lavoratori con la loro lotta hanno riacceso la speranza per tutti.
Valutiamo positivamente anche l’intervento dei Commissari presso il Ministero del Lavoro per l’attivazione della Cigs; poche settimane fa gli ammortizzatori sociali ci sembravano una meta irraggiungibile, così come il confronto per la stabilizzazione degli associati in partecipazione
Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno solidarizzato con le lavoratrici e i lavoratori dei negozi Mercatone Uno in sciopero e sostenuto la loro lotta: clienti, semplici cittadini, istituzioni locali.

“Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”.


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