Filcams, 50 anni a difesa dei lavoratori "di frontiera"

Oltre mezzo secolo fa, precisamente dal 18 al 21 marzo 1960, si tenne a Roma il Congresso che diede origine alla nuova Federazione dei lavoratori del commercio, alberghi mensa e servizi denominata Filcams.
Le Federazioni che con la loro unificazione diedero vita alla Filcams furono la Filam (Federazione italiana lavoratori alberghi e mense) e la Filcea (Federazione italiana lavoratori del commercio e aggregati), frutto a loro volta di precedenti accorpamenti tra le categorie di settore costituitesi dopo il crollo del regime fascista.
Organizzativamente la categoria era strutturata su tre livelli: nazionale, provinciale, e di base (sezioni e leghe).
Questo fu il primo nucleo della Filcams che si rafforzò successivamente per l’unificazione con la Fiarvep che organizzava i viaggiatori e i piazzisti e che solo nel 1966 confluiranno, in modo parziale, nella Filcams ad eccezione dei commessi viaggiatori che si occupavano di prodotti alimentari che furono inquadrati nella Filziat-Cgil (la Federazione degli alimentaristi dell’epoca).
Successivamente confluiranno nella Filcams i lavoratori organizzati dalla Filai (Federazione italiana ausiliari dell’impiego) che organizzava i lavoratori della vigilanza, i portieri, i custodi negli enti pubblici, ecc. che entreranno nella Filcams solo nel 1974.
La struttura della Filcams prevedeva la nascita di  13 sindacati nazionali di settore con proprie strutture provinciali ed erano affiliati alla Filcams.
Gli iscritti della categoria nel 1960 risultavano  essere 91.207 lavoratori per il settore commercio e di parte dei 59340 dei servizi, ancora in larga parte tesserati alla Fiarvep e alla Filai. Complessivamente alla sua costituzione la Filcams che è oggi la seconda Federazione di categoria, per numero di iscritti, tra quelle produttive, risultava tutto sommato una categoria di dimensioni medio-piccole. I cambiamenti socio economici e la progressiva terziarizzazione dell’economia italiana intervenuti dal 1960 ad oggi hanno portato la categoria ai quasi 400.000 iscritti del 2011 (399.819). Sicuramente il triplicamento degli iscritti non è dovuto solamente all’espansione del comparto produttivo ma anche al radicamento e alla rappresentatività che la Filcams ha saputo conquistarsi in questo mezzo secolo di attività a difesa e tutela dei lavoratori del variegato mondo del commercio e dei servizi.

Calogero Governali
Centro documentazione e Archivio storico Cgil Toscana


Per approfondire l’argomento:
“La nascita della Filcams-Cgil: il sindacalismo dei servizi nel secondo dopoguerra (1944-1960)” di Antonio Famiglietti (Roma, Ediesse, 2008);
“La regolamentazione contrattuale dei lavoratori del commercio (1946-1966)” a cura di Alieto (Roma, Editrice sindacale italiana);
“Quarant’anni di tesseramento Cgil, 1949-1988” di Patrizio Di Nicola ; prefazione di Enzo Ceremigna (Roma, Ediesse, 1989);
“I sindacati della CGIL 1944-1968, un dizionario” di Myriam Bergamaschi (Milano, Guerini e associati, 2007);
“FILCAMS: bollettino bimestrale di orientamento, documentazione e informazione …” (1961)


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