Mai dimenticare nelle rivendicazioni il punto politico di riferimento - di Marco Selitto

Milano, seminario annuale delle Rsu CGT/CLS

A Milano nei giorni 6, 7 e 8 febbraio si sono ritrovati, per il consueto seminario annuale sulla Sicurezza e Salute, più di 50 RSU del Coordinamento sindacale Nazionale unitario Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL delle due aziende CGT e CLS. Il coordinamento sindacale ringrazia la Filcams-CGIL nazionale per la presenza ai lavori di Federico Antonelli, il funzionario che segue le Aziende.

Il seminario ha affrontato, si diceva, la grande questione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; un tema da considerare al primo posto per rappresentare le istanze e le problematiche dei lavoratori. 

In questa giornata hanno aperto il dibattito gli RLS del Coordinamento sindacale CGT e CLS con una relazione congiunta, concentrata sulle ultime modifiche degli articoli del Testo Unico n.81 del 2008 e della sua applicazione nei luoghi di lavoro, che negli ultimi due anni hanno determinato dei cambiamenti della responsabilità dei preposti e dei preposti di fatto. 

Durante i lavori sono stati presenti gli RSPP delle rispettive aziende: la loro partecipazione ha determinato un confronto articolato e dettagliato sulle dinamiche degli infortuni nel corso del 2022, nonché approfondimenti e analisi sulle azioni migliorative da implementare per raggiungere l’obiettivo congiunto di infortuni zero.

E’ risultato un confronto costruttivo, nel corso del quale hanno preso la parola le RSU che hanno evidenziato le molteplici dinamiche a cui quotidianamente devono far fronte, rivolte in gran parte agli interventi tecnici esterni oppure presso i clienti. Tenendo presente la particolarità elevata del rischio, determinato dalla specificità delle attività tecniche nelle quali la stessa natura dell’intervento genera un alto rischio di infortunio: lavori in galleria, bordo navi, centrali di produzione di energia elettrica e lavori in altezza. Su tali argomenti, tra gli RLS e RSPP sono state individuate e sviluppate delle aree di miglioramento.

Anche il secondo giorno dei lavori, dopo un ampio dibattito tra i delegati, si è giunti alla conclusione che la sicurezza nelle nostre aziende e nei molti luoghi di lavoro è una dinamica di sinergie tra tutti i ruoli determinati dalla Legge n.81 del 2008. Molto frequentemente, è stato sottolineato, salvo avvenimenti imprevisti e non preventivabili, la responsabilità di un infortunio è legato al fatto che la catena di coordinamento dei lavori non ha funzionato. 

E’ stato anche ricordato il percorso storico di 53 anni che ha portato alla nascita, per volontà dei lavoratori e delle RSU, del Coordinamento sindacale; partendo dalle prime due pagine di un accordo di contratto di II livello, sottoscritto dalle RSU, per arrivare nel 2022 al quindicesimo rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale.

Il seminario è stato dedicato anche al quadro sociale e alla politica, alle dinamiche sindacali in Italia e nel mondo e alla crisi internazionale.

Il momento storico particolarmente difficile, in relazione alle tensioni internazionali che hanno scaturito il conflitto in Ucraina, è stato oggetto di approfondimento e confronto tra i delegati: è emersa preoccupazione per il futuro ed è stata auspicata una risoluzione di Pace.

Nonostante le difficoltà nel mondo del lavoro, i delegati hanno convenuto che quello che succede dentro e fuori dei posti di lavoro colpisce le classi sociali più deboli del nostro Paese: i lavoratori sono tra questi e, di conseguenza, subiscono tutti gli effetti negativi.

Un principio ribadito è stato quello di rivendicare sempre i valori della nostra Carta Costituzione, con il diritto all’informazione non strumentale, sottolineando il pericolo introdotto attraverso le scelte del Governo, a cominciare dall’autonomia differenziata delle Regioni; che produce di fatto le gabbie salariali, inserendo ulteriori divisioni nel Paese, neutralizzando di fatto i CCNL come strumento di uguaglianza e forma unica di trattamento dei lavoratori.

E’ stato ribadito inoltre che servono coesione sociale e solidarietà, come strumento per contrastare la divisione dei lavoratori data dai molteplici contratti nazionali e dalla strumentalizzazione dovuta ai contratti-pirata; inoltre è stata ribadita la necessità di recuperare il potere d’acquisto dei lavoratori attraverso la contrattazione nazionale. E nel corso del dibattito sono state articolate anche le tematiche di carattere sindacale interno, con la programmazione dei prossimi incontri con la Direzione Aziendale.

Sul versante sociale, i numerosissimi femminicidi rappresentano una vera emergenza sociale: il mondo maschile dovrebbe interrogarsi seriamente e ripudiare certe brutalità.

Per essere preparati a poter affrontare ogni problematica, dobbiamo analizzare la situazione del periodo storico in cui viviamo, attraverso lo studio, la formazione, la militanza e la contaminazione, per riconquistare terreno e valorizzare la classe lavoratrice, affinché si possa reagire in modo propositivo per riconquistare un potere negoziale.

A fronte del dramma umanitario dovuto al sisma che ha colpito la Turchia, Siria e Kurdistan il Coordinamento ha condiviso la necessità di attivare forme di solidarietà per mezzo di una donazione economica, affinché si possano aiutare concretamente le popolazioni colpite. 

A questi tre giorni di seminario, come si diceva all’inizio, ha partecipato Federico Antonelli, rappresentante della struttura nazionale FILCAMS-CGIL, che ha fornito il suo contributo nelle conclusioni, arricchendo il dibattito con una visione sindacale nazionale. Evidenziando quanto sia necessario incontrarsi e valorizzare queste esperienze, sia per la sicurezza sui luoghi di lavoro, che per la tutela dei diritti, e quanto tutto questo diventi un patrimonio culturale da condividere anche con altre realtà territoriali e nazionali.

In conclusione, riteniamo sia importante organizzare un seminario di coordinamento per la formazione e l’informazione, per rivendicare la credibilità ed il ruolo sociale dei delegati sindacali e per avere un’azione di rilancio nel Paese delle classi sociali più deboli.

E, come diceva un saggio ex delegato storico, che ha militato nel coordinamento sindacale unitario CGT-CLS fino al suo ultimo mese di vita - e mi riferisco al nostro carissimo compagno Bruno Rastelli - non bisogna sottovalutare mai, in tutto ciò che facciamo, il punto di rivendicazione politico-sociale dei lavoratori che rappresentiamo, per rilanciare il nostro lavoro, contro chi sfrutta la loro debolezza.


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