Siamo in piena emergenza ma la CGIL c’è! - di REDS

Siamo in piena emergenza.

Un caro saluto, prima di tutto, alle lavoratrici e ai lavoratori del pulimento che affiancano negli ospedali il personale sanitario e affrontano - spesso con ancora minori protezioni individuali di loro - il coronavirus direttamente, per assicurare la pulizia e la sanificazione degli ambienti; e a quelli che nei CUP danno una mano a far funzionare le strutture sanitarie nell’emergenza.

Un abbraccio fraterno a tutti i lavoratori della distribuzione nel settore agroalimentare, che garantiscono nei magazzini dei grossisti e dei distributori, nei depositi, insieme ai lavoratori della logistica, i rifornimenti; e a quelli dei supermercati e dei negozi, delle farmacie che ogni giorno sfidano il rischio entrando a contatto con centinaia e centinaia di persone. Un pensiero a coloro che nel settore commerciale e dei servizi assicurano, anch’essi, l’arrivo dei pezzi di ricambio e la manutenzione di apparecchi, macchinari, mezzi da carico e scarico. Tutti loro devono lavorare.

Ma il pensiero va anche a chi, giustamente, si astiene dal lavoro, ma non sa se e quando beneficerà degli ammortizzatori sociali, perché la cassa in deroga non prevede l’anticipo da parte dell’azienda e molte aziende che potrebbero non anticipano il Fondo di integrazione salariale o l’assegno di cassa ordinaria.

Il domani è incerto, ma lo è anche il presente. Nel presente, emergono l’egoismo di una classe padronale che antepone il profitto a tutto e di una classe politica che dopo aver smantellato per dieci anni la sanità pubblica, in particolare in Lombardia, scopre ora che il danno era ed è difficilmente riparabile. Ma nonostante loro, lo ripareremo!
La FILCAMS-CGIL è con chi lavora, mobilitata e attiva con le difficoltà di circolazione e affrontando gli stessi rischi di qualsiasi altro lavoratore. Tutta la CGIL è con chi lavora, fianco a fianco.

E quindi un caldo abbraccio anche alle compagne e ai compagni della FILCAMS e di tutta la CGIL, a quelli impegnati nelle procedure nazionali e locali, a chi garantisce la presenza territoriale e i servizi, a quelli costretti in casa in quarantena, a quelli colpiti e a quelli che non ci sono più.

Il mondo del lavoro si riprenderà e con il lavoro si riprenderà tutto il Paese!


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