Addetti "in" vendita un anno dopo... - di Thomas Di Blasi e Carlo Cerliani

E’ passato ormai un anno dal primo articolo scritto su ‘“Reds” nel quale presentammo il coordinamento elettronica/multimedia di Milano e le intenzioni con cui nasceva. 

Da allora sono cambiate parecchie cose: la crisi finanziaria e la politica con le rigide regole di austerità hanno contribuito alla riduzione dei consumi in un settore già da tempo in difficoltà, l’ennesima contrazione negativa che ha massicce ricadute sulle lavoratotici e lavoratori.
Ne sono un esempio il contratto di solidarietà firmato a Marzo con Dps Trony, che già oggi preannuncia la necessità di ulteriori tagli. Oppure Unieuro, che dopo essere stata acquisita da Sgm\Marcopolo, applica il medesimo ammortizzatore sociale su una vasta platea.
La pagina facebook Addetti “in” vendita, seppur con dei limiti, ha contribuito ad informare e collegare i lavoratori durante le procedure che li coinvolgevano, aiutando notevolmente i lavoratori nello svolgimento delle assemblee.
La priorità del progetto elettronica/multimedia di Milano rimane sempre la stessa: monitorare tutti i cambiamenti del settore e raccogliere le istanze dei lavoratori e delle lavoratrici.
A tale scopo, nel mese di maggio abbiamo progettato un sondaggio sfruttando una piattaforma digitale e pertanto accessibile da pc, smartphone e tablet.
L’iniziativa è stata presentata sulla pagina facebook Addetti “in” vendita attraverso una campagna così presentata: “Tutto inizia dal 14”. Il sondaggio, infatti, si componeva di 14 quesiti che hanno permesso di ottenere una fotografia dettagliata dei lavoratori (età, sesso, azienda di appartenenza, titolo di studio) e dei loro bisogni (sicurezza, organizzazione del lavoro, lavoro festivo, valutazione dell’ambiente di lavoro).
I risultati ottenuti, in sintesi, disegnano un settore costituito da una grossa fetta di giovani, con forte presenza femminile e la loro difficoltà nell’organizzare la propria vita a causa di turni ed orari selvaggi (questo almeno nei contesti non sindacalizzati).
Un allarme giunge inoltre sull’argomento salute e sicurezza: traspare infatti che in molte realtà si conosce a malapena la figura dei Rls.
C’è ancora molto lavoro da fare, ma lo strumento di comunicazione è ora attivo per collegare realtà strutturate come Mediaworld, i cui delegati e lavoratori hanno contribuito in maniera importante alla raccolta dei dati a realtà certamente più ridotte.
Ci sono giunte risposte anche da luoghi di lavoro al di sotto dei 15 dipendenti; luoghi che ad oggi ci sono preclusi. Il desiderio di essere ascoltati espresso dai dipendenti, anche con modalità differenti, conferma una volta di più la necessità di estendere lo Statuto dei Lavoratori a tutti.


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