Biografie sindacali: Gino Pesci (1879-1939) - di Calogero Governali

Reds n 04_2013 Hits: 2056

Prima parte

Dopo aver tratteggiato in vari articoli la storia delle categorie che hanno dato origine all’attuale Filcams, diamo inizio a dei brevi profili biografici di alcuni lavoratori-sindacalisti. Si tratta di persone che hanno contribuito alla fondazione e allo sviluppo dell’organizzazione sindacale di categoria cui è doveroso tributare un giusto riconoscimento per l’impegno, le lotte,  il sacrificio personale (pagato con la schedatura poliziesca, con il carcere a volte con la vita) per affermare in concreto gli ideali di giustizia sociale e di emancipazione dei lavoratori del commercio.
La scheda biografica redatta nel dicembre 1902 per il Casellario politico centrale ci riporta che Pesci Gino Augusto Olimpio è nato a Firenze il 16 giugno 1879. La professione è quella di rappresentante di commercio, l’appartenenza politica è quella anarchica. Da queste note biografiche, redatte dalla polizia quando si trasferisce a Cremona, sappiamo che “ostenta un carattere tranquillo e che possiede un certo grado di educazione… è di comune intelligenza e non ha cultura... L’attitudine e la volontà pel lavoro non sono certamente sue doti, tanto che egli non ebbe fin qui stabile occupazione”.
Che il Pesci sia un tipo irrequieto è abbastanza evidente: a 18 anni si arruola come volontario nel regio esercito, dopo 8 mesi si fa dichiarare inabile al servizio ed emigra a New York in cerca di lavoro (1897). Insoddisfatto,  dopo 5 mesi, dall’America ritorna a Firenze dove viene assunto come impiegato della Società dei Tram fiorentini. Viene licenziato per rappresaglia per aver organizzato uno sciopero del personale. Parte per Milano alla ricerca di un lavoro e si iscrive all’Unione fra impiegati e commessi di aziende private. Nell’aprile del 1902 lo troviamo a Cremona come segretario della Camera del lavoro. Nell’ottobre seguente, dall’informativa di polizia, apprendiamo che viene “licenziato” dalla Camera del Lavoro ed è nominato cassiere segretario della Federazione degli operai delle arti edilizie di Cremona dove egli “fa attiva propaganda delle sue teorie socialiste-anarchiche… ma finora non ne ha ottenuto favorevoli risultati”.
La relazione continua informandoci che “è capace di tenere conferenze ed anzi una ne tenne il 16 agosto 1902 in Spinadesco senza darne il prescritto avviso per cui venne condannato”.
L’attività politico-sindacale di Pesci a Cremona è intensa: il 17 agosto 1902 presiede un comizio sull’abolizione del lavoro carcerario; poi promuove lo sciopero dei tramvieri della linea Cremona-Ostiano-Casalmaggiore che dura dal 21 al 29 agosto; alla Camera del lavoro organizza gli operai edili che scioperano dal 29 settembre al 14 ottobre. Il 7 dicembre partecipa al Congresso provinciale degli operai edili; il 10 e il 14 successivo interviene a due conferenze dove è relatore l’anarchico Pietro Gori.
Fin qui quanto riferito dal Casellario politico. Dalla stampa sindacale di categoria sappiamo che ritorna a Milano verso il 1904 riprende i contatti con la categoria degli impiegati e commessi di commercio ed inizia un percorso che lo porterà ad un impegno per il rilancio della categoria fino a diventarne il segretario nazionale. Per motivi di spazio tratteggeremo il seguito della sua attività in un prossimo articolo.

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