la filiera verde conviene

a cura di Riccardo Chiari


Le fondamenta giuridiche del settore rifiuti in Italia risalgono agli anni ‘80, e all’epoca si regolamentavano solo discariche e inceneritori. Oggi nella filiera di raccolta, riciclaggio, recupero e riuso operano in Italia 5mila imprese con 150mila occupati. Un isola verde nella crisi. Ma fra le regioni solo Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige sono virtuose. Mentre in Toscana, di fronte ai nuovi piani dei rifiuti che continuano a prevedere nuovi inceneritori, sono arrivate le immediate critiche di tutte le forze politiche alla sinistra del Pd. Insieme, Federazione di sinistra, Italia dei valori e Sinistra ecologia e libertà, con Medicina Democratica e Italia Nostra, chiedono di uscire dalla logica dell’aumento dei rifiuti e di nuovi inceneritori. “L’Europa sta andando verso la ‘società del riciclaggio’ – ricordano - ed è stata stabilita una precisa gerarchia delle fasi del trattamento dei rifiuti, con al primo posto la prevenzione e la riduzione”.
Dove c’è stata la volontà degli enti locali toscani di metterle in pratica, le esperienze di raccolta differenziata porta a porta (dalla piana lucchese all’empolese valdelsa) hanno raggiunto in pochissimo tempo percentuali superiori al 75%. Ma i piani interprovinciali dei rifiuti continuano a prevedere una produzione rifiuti esagerata e irreale, perché la crisi li sta facendo calare, e un incremento degli inceneritori. Peraltro sempre più contestati dai cittadini, e nel mirino della magistratura per i danni provocati alla salute e all’ambiente, vedi la recente chiusura dell’impianto della Versilia. “Gli ultimi dati sulla raccolta differenziata - ricordano Legambiente, Wwf e Italia Nostra – registrano solo il 44% nel centro Toscana, il 41% sulla costa e il 36,5% nell’area sud. Insomma sono tutti fuorilegge”. Eppure basterebbe organizzare la raccolta differenziata come chiedono le direttive Ue, per implementare la filiera del recupero e riuso con gli “acquisti verdi”. Potendo contare per giunta su un industria, la Revet di Pontedera, già leader nell’intera penisola. 


Print   Email