"Licenziato per aver espresso la propria opinione"

Dipendente Marr, Antonio Urbinati è Rls e fa parte del direttivo provinciale di categoria

La Filcams di Rimini denuncia un gravissimo caso di discriminazione

La doccia è stata veramente fredda… inaspettata… tanto che in prima battuta ci siamo chiesti se eravamo su “Scherzi a Parte” per quanto ci appariva surreale la situazione. Eppure è successo. Antonio Urbinati, compagno storico della Cgil di Rimini, Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza, membro del Comitato Direttivo provinciale, è stato licenziato dalla Marr spa per aver rilasciato delle dichiarazioni pubbliche in tema di sicurezza sul lavoro.
I fatti. Antonio, nell’esercizio della libertà di espressione sindacale, aveva rilasciato al Corriere Rimini delle dichiarazioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro ed alle potenziali situazioni che possono verificarsi nell’ambito del lavoro appaltato.
Nei giorni successivi, Marr aveva avviato una procedura disciplinare nei confronti del compagno per le dichiarazioni rese al quotidiano, ritenendole lesive del rapporto fiduciario tra datore di lavoro e dipendente. Antonio Urbinati aveva chiarito sia in un incontro con l’azienda sia attraverso una precisazione pubblica, che quelle dichiarazioni non si riferivano a Marr, ma alle situazioni che vanno in generale monitorate nei luoghi di lavoro e nel lavoro appaltato e che pertanto non era in discussione la sua correttezza e buona fede nei confronti dell’azienda.
Marr S.p.A. non ha accettato le spiegazioni di Antonio ed ha deciso di licenziarlo.
Riteniamo inaccettabile ed ingiustificato l’atteggiamento dell’azienda; lo slogan coniato in occasione del primo presidio effettuato il giorno 15 maggio davanti alla filiale della Marr presso la quale lavorava il compagno, è assolutamente esemplificativo di tale condotta: NO AL METODO MARR….CHIONNE!
Per quanto ci riguarda, la battaglia, poiché di questo si tratta, per sostenere il diritto al reintegro del compagno è appena iniziata; nei prossimi giorni effettueremo ulteriori presidi e utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per sensibilizzare i colleghi, l’opinione pubblica, le istituzioni e la collettività tutta, rispetto alla necessaria attenzione che tale episodio deve avere: è semplicemente una questione di civiltà.

Isabella Pavolucci
Segretaria generale Cgil Rimini
Mirco Botteghi
Segretario organizzativoCgil Rimini


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