Diritti, lavoro, futuro: un anno di Reds - di Paolo Repetto

Maggio. Buon compleanno Reds, neonato dell’editoria sindacale che ha così tante cose da raccontare. Si cominciò un anno fa partendo dalla festa dei lavoratori - sempre più vilipesi, più difficili da rappresentare a fronte degli ‘spezzatini’ contrattuali.
La Filcams è mal-accomodata in un’esistenza di frontiera, dovendo difendere entrambe le trincee: quella del Primo Maggio dalla liberalizzazione degli orari (allargata persino alla grande distribuzione ‘grazie’ all’articolo 31 del decreto ‘Salva Italia’ varato da Monti) e quella dei diritti contrattuali (a causa della deregulation imposta spesso ai lavoratori del settore). Perciò occorreva un giornale in grado di rappresentare le istanze dell’area di ‘Lavoro Società’ in categoria ma anche capace, dall’altro, di offrire occasioni di approfondimento giornalistico, qualificato, non semplicemente propagandistico.
Un anno dopo la nascita, il Primo Maggio ha accompagnato tristemente l’ennesimo, triste passaggio della vita politica repubblicana: al varo del governissimo guidato da Enrico Letta ha fatto seguito l’elezione dei responsabili delle commissioni parlamentari permanenti, tra cui quella che si occuperà di Lavoro. E ci siamo chiesti come potranno cimentarsi nell’elaborazione comune di leggi avanzate (o quantomeno difensive) Cesare Damiano del Pd (alla Camera) e Maurizio Sacconi (al Senato). La domanda non è retorica né peregrina, nasce bensì da una banale constatazione: il chiacchiericcio dei ‘pro’ e dei ‘contro’ – come se l’arena politica fosse il catino della curva nord contrapposta alla sud – prima o poi cede il passo ai problemi reali: si misureranno nel concreto i discorsi di insediamento del premier.
Se il Parlamento risulterà ingessato o, peggio, se opererà contro gli interessi del mondo del lavoro, noi di Reds torneremo qui a denunciarlo. Continuando ad occuparci, nel frattempo, delle speranze e dei diritti di chi si alza all’alba o di notte per correre ad aprire la cassa al supermercato o per rassettare un ufficio.


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