Ricordando la FILAI (1984-1974)

La Federazione italiana lavoratori ausiliari dell’impiego (Filai) nacque nel 1948 dall’unione della Federazione italiana portieri custodi di enti pubblici e affini e dal Sindacato nazionale guardie giurate.
Fu infatti nel Convegno di Salerno del maggio 1948 che le due strutture decisero di unificarsi in una sola Federazione che maggiormente tutelasse i diritti dei lavoratori ad essa iscritti.
Nel Convegno fondativo venne eletto un Comitato provvisorio, composto dai rappresentanti delle due categorie e da una segreteria (composta da Antonio Montefinale, Carlo Cattaneo e Bastianelli), con il compito principale di promuovere la costituzione delle strutture sindacati provinciali della Filai. La sede nazionale venne fissata a Milano.
Il 1° Congresso nazionale si svolse a Milano nell’agosto del 1949 ed elesse gli organi dirigenti, cioè: il Comitato esecutivo (di nove membri), la segreteria che elesse a segretario generale Montefinale.
La contrattazione puntò al rinnovo dei contratti e all’unificazione dei trattamenti per i vari comparti di alcuni istituti contrattuali (13.ma mensilità, assegni familiari, ecc.).
Per i portieri questo non fu possibile per l’assoluta indisponibilità della Confedelizia, che rifiutò qualsiasi ipotesi di rinnovo. Fu infatti solo l’intervento del legislatore a limitare il ricorso ai licenziamenti da parte dei condominii che cercavano di calmierare gli affitti eliminando le spese del portierato.
Il 2° Congresso si svolse a Torino nel settembre del 1952: in questo Congresso entrò a far parte della Filai il Sindacato nazionale dei lavoratori delle case private (domestici), costituitosi nel 1948.
Il Congresso elesse il Comitato direttivo (composto da 17 rappresentanti), il Comitato esecutivo e la segreteria che elesse nuovamente Montefinale a segretario generale.
I problemi contrattuali rimanevano quasi del tutto irrisolti e anche gli aspetti legislativi legati al Testo unico di pubblica sicurezza che regolavano la vigilanza e la custodia  non erano stati adeguatamente rinnovati.
Il 3° Congresso si tenne a Genova (tra gennaio e febbraio 1956) e come segretario elesse Daniele Piras. Tra i temi affrontati dal Congresso particolare rilevanza assunsero la richiesta di estensione alla categoria dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e la modifica dell’indennità di malattia per i portieri che ne erano esclusi.
Nel 1957 la sede nazionale fu fissata a Roma. Solo nel 1958 intervenne una legge (la n. 23) che stabilì dei minimi salariali per i portieri.
Dal lato contrattuale vi fu la richiesta di intervento legislativo per la riduzione dell’orario di lavoro e per il pagamento degli straordinari ai portieri e di una legge per introdurre i minimi contrattuali per le guardie giurate sulla base dell’accordo provinciale di Milano.
Molti di questi temi vennero ripresi e sviluppati nel 4° Congresso svoltosi a Napoli nel 1960. Durante l’assise venne affrontata anche la proposta di unificazione con altre categorie per far nascere la Filcams, ma la risposta congressuale fu negativa perché venne ritenuta assente l’affinità contrattuale e organizzativa. Come segretario generale venne rieletto Piras, che ricoprirà tale carica per tutti gli anni ’60.
Esito negativo sull’unificazione si ebbe anche con i lavori del 5° Congresso di Roma del giugno 1964, forse anche per la memoria poco lusinghiera che la Filai aveva avuto dall’esperienza unitaria con la costituzione della Filcat (1949-1951). E’ solo nel 1962 (11 luglio) che la categoria riesce a firmare il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i portieri, che sarà  rinnovato nel 1969.
Sulla questione dell’unificazione con la Filcams vi sarà ancora per molti anni una posizione altalenante, tra accelerazioni e improvvisi periodi di stasi; sarà solo nel 1974 che la Filai entrerà definitivamente nella Filcams.

Calogero Governali
Centro documentazione
e Archivio storico Cgil Toscana


Print   Email