Una storia di sindacalizzazione nel Mezzogiorno - di Gaetano Palumbo

SDN: il cambiamento e il sindacato

SDN ha quattro sedi a Napoli e una a San Giorgio a Cremano (NA). E’ un gruppo integrato di ambulatori specializzati nella diagnostica di laboratorio e per immagini. Unendo alla lunga esperienza un alto livello di specializzazione nell’esecuzione degli esami di laboratorio e delle indagini strumentali in vivo, SDN costituisce un centro diagnostico di riferimento sul territorio nazionale

Synlab oggi rappresenta il più importante gruppo di laboratori e centri polidiagnostici in Italia, nonché il primo interlocutore nei servizi di diagnostica di laboratorio per molti specialisti, centri polidiagnostici, cliniche, strutture sanitarie nazionali e società di medicina del lavoro.

SDN era ed è un’azienda tutta partenopea, eccellenza del Sud Italia. Non sindacalizzata dalla propria fondazione fino a luglio 2017 per volontà della vecchia proprietà. Nel periodo (che denomineremo) “pre-sindacato” tra i dipendenti vi era un clima teso, la comunicazione con i “vertici” societari era del tutto assente. Pronunciare una parola o una sillaba in più avrebbe potuto significare molto per la tranquillità lavorativa del dipendente. Nell’era “pre-sindacato” più volte si è cercato di aprire le porte ai sindacati, subito richiuse dalla direzione. Facendo fallire così ogni tentativo d’apertura ad un’era che non fosse più “preistorica”.

Un’eccellenza del genere non poteva essere ferma nella preistoria ed opporsi all’ingresso dei sindacati. Con l’acquisto di SDN da parte di Synlab (colosso mondiale nel settore del laboratorio e della medicina nucleare) la musica è notevolmente cambiata. Questa mutazione è frutto dall’ingresso del sindacato in azienda e dalla mancata ostruzione della nuova proprietà nei confronti delle sigle a tutela dei lavoratori.

Con l’acquisizione di Synlab la “sinfonia” è cambiata, i sindacati sono riusciti ad entrare all’interno della società campana, riscuotendo, dal primo istante, una grossa adesione tra i dipendenti. Il vertice societario a sua volta ha accolto le sigle sindacali con la speranza che essi potessero fungere da “facilitatori” di un percorso comunicativo bilaterale che potesse migliorare, o per meglio dire, creare rapporti comunicativi tra il vertice e la base. La comunicazione in una società del genere è fondamentale affinché i lavoratori non si sentano solo delle pedine da muovere a proprio piacimento, ma dei pezzi di un progetto che porti benefici a tutti sia al “lato” azienda sia al lato dipendente.

Synlab oggi rappresenta il più importante gruppo di laboratori e centri polidiagnostici in Italia, nonché il primo interlocutore nei servizi di diagnostica di laboratorio per molti specialisti, centri polidiagnostici, cliniche, strutture sanitarie nazionali e società di medicina del lavoro. Un’eccellenza del genere non poteva essere ferma nella preistoria ed opporsi all’ingresso dei sindacati solo in Campania. Dopo otto mesi dall’ingresso delle sigle a tutela dei lavoratori, i dipendenti risultano essere ancora entusiasti della novità presente in azienda che ha permesso ad essi di avere delle risposte ad innumerevoli domande. I rappresentanti dei lavoratori ad oggi svolgono un lavoro di decodifica dei “problemi” dei colleghi esponendoli alla direzione che non resta indifferente al tutto ed insieme ad essi cercano soluzioni che possano andar bene per l’azienda ed i dipendenti. Queste novità hanno portato ad una consapevolezza che è anche un principio cardine per il bene aziendale. Un dipendente “felice”, un dipendente ascoltato, un dipendente stimolato è un dipendente che produce e che dà tutto se stesso nelle ore lavorative per la propria azienda. Piccoli passi avanti si sono fatti in diversi reparti aziendali, come la diminuzione delle pause lavorative e la pubblicazione, almeno, bisettimanale dei turni lavorativi. Questi due passi in avanti sono frutto del lavoro di mediazione tra i rappresentanti sindacali ed i vertici aziendali locali che insieme hanno lavorato come non era mai successo prima. Fino a pochi mesi fa nessuno era riuscito ad avere un colloquio, questo non ha fatto altro che minare alla produttività dei lavoratori. La fiducia che i lavoratori hanno riposto nel sindacato è sconfinata, ciò è frutto anche della vicinanza della CGIL ai rappresentanti dei lavoratori e di conseguenza ai dipendenti stessi. In questo periodo molte sono state le telefonate e gli incontri tra il sindacato ed i rappresentanti dei lavoratori, che insieme hanno scelto la linea da seguire durante le richieste effettuate all’azienda. Questa vicinanza ed il mancato abbandono hanno fatto sì che chi ha aderito al tesseramento sia ancora convinto della scelta e non abbia mai ripensato alla decisione presa.

Le righe scritte sopra non possono non essere lasciate con una citazione, abbiamo scelto una di Lev Tolstoj. Su questa citazione vorremmo far riflettere i nostri lettori e non solo.
“Siedo sulla schiena di un uomo, soffocandolo, costringendolo a portarmi. E intanto cerco di convincere me e gli altri che sono pieno di compassione per lui e manifesto il desiderio di migliorare la sua sorte con ogni mezzo possibile. Tranne che scendere dalla sua schiena”.

 


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