Questa non è più la "nostra" coop! - di Andrea Montagni

La Filcams nazionale mi ha dato l’opportunità di vivere “sul campo” lo sciopero del 7 novembre nella preparazione ( l’assemblea generale) e nello svolgimento (il picchetto davanti all’ingresso) nell’ipermercato coop Katané di Gravina (CT). Una bella esperienza che poi si è conclusa con il trasferimento in massa di decine e decine di lavoratori al centro commerciale Città Mercato a Catania di fronte al negozio Auchan. Si sono ritrovati insieme a centinaia i lavoratori di Federdistribuzione e della distribuzione cooperativa. Una bella prova di unità e di forza!
Ma non di questo vorrei parlare. Vorrei invece denunciare con forza il comportamento della Coop che, come in tutta Italia, ha - come si diceva una volta - “gettato la maschera”: nel tentativo di fermare lo sciopero, di aprire le casse, rifornire i banchi del fresco per poter affermare che lo sciopero sarebbe fallito, è ricorsa a tutti i mezzi. Personale trasferito da altre catene (in Sicilia ci sono negozi acquisiti da altri gruppi che, in attesa di armonizzazione, applicano il contratto Confcommercio), dirigenti e quadri trasformati con corsi di formazione di pochi giorni in cassieri improvvisati e banconisti del fresco, salumieri e macellai, forse persino privi, alcuni, delle certificazioni idonee… E poi la cosa peggiore, mandare capireparto e dirigenti a fare pressione sui dipendenti: “se fai così perdi il lavoro”, “in casa lavori solo tu”, “la coop sei tu…” ecc.
La Filcams di Catania e la Camera del Lavoro hanno dichiarato, e lo stanno facendo, che adiranno le vie legali per la sostituzione di manodopera e chiederanno all’ispettorato del lavoro una verifica.
Tutte le lavoratrici e i lavoratori si sono sentiti traditi. Chi lavora in Coop si sente parte del mondo cooperativo, dei valori di socialità e solidarietà. Vedere la Coop che si comporta come un padrone qualsiasi fa male, veramente male. “La coop sei tu”.
Ai lavoratori coop vorrei dire che era e resta vero. La coop siete voi e siamo noi. Sono loro, i dirigenti, i vertici della distribuzione cooperativa che non sono più la coop!


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