La buona comunicazione della Filcams di Milano - di Frida Nacinovich

C’è un problema grande come una casa. Si chiama comunicazione, specialmente con le nuove generazioni. Per chi fa sindacato, per chi vuole rappresentare gli interessi dei lavoratori, è essenziale. Nella cassetta degli attrezzi di un buon sindacalista devono esserci gli strumenti per coinvolgere i neo-assunti così come gli anziani, quelli con anni di esperienza alle spalle. La Filcams-Cgil della Lombardia è riuscita ad aumentare i propri iscritti in un momento non certo facile per tutte le organizzazioni sindacali. Con una crisi che continua a mordere e a ferire il lavoro, facendo crescere in misura esponenziale precari, cassintegrati e disoccupati a tutti gli effetti. “Nella ricca Lombardia – osserva Gian Mario Santini, segretario generale Filcams nella Regione - dal 2008 ad oggi abbiamo perso 500.000 posti di lavoro e l’uso degli ammortizzatori sociali non riesce più ad accompagnare fino all’auspicata ripresa, sprofondando sempre più famiglie verso la povertà”.
La fotografia della società italiana scattata dal palco dell’auditorium Alberione di Milano, durante l’XI congresso della Filcams lombarda è nitida. E non mette di buon umore. Lavoratori e lavoratrici del commercio e dei servizi – da chi fa i turni nel Mc Donald’s e nelle mense a chi lavora per le grosse catene di abbigliamento (Zara, Rinascente, Oviesse) – lanciano un corale grido di allarme, che non si disperde certo nel vento di questa pur tormentata stagione. “Anni di distorsione del mercato del lavoro pesano ma, come diceva Roberta Griffini, giovanissima funzionaria della Filcams di Milano, in uno dei tanti importantissimi interventi che abbiamo potuto annoverare – ricorda dal palco Santini – se la precarietà diffusa, le penalizzazioni contrattuali per i neo assunti e la crisi hanno inciso in profondità, non sono solo i precari ad avere difficoltà nel sentirsi rappresentati”. Dunque, c’è un problema grande come una casa. Si chiama comunicazione, vuol dire fare circolare le informazioni anche in modo nuovo, anche con l’utilizzo della rete e dei media per favorire la partecipazione di tutti, sia dentro che fuori dalle assemblee sindacali. All’auditorium Alberione incontri tre giovani delegati che si sono già fatti apprezzare, visto che hanno organizzato una piazza mediatica a disposizione dei tanti lavoratori bisognosi di risposte agli interrogativi legati al lavoro nel settore del commercio e dei servizi. La pagina facebook si chiama “Addetti ‘IN’ Vendita” con sottotitolo “i lavoratori che non sono in sottocosto, Filcams Milano”. Gli amministratori, Carlo Cerliani, Thomas Di Blasi e Giorgia Evangelista sono degli under trentacinque con le idee chiare. Cerliani lavora da Dps Trony e nel cosiddetto tempo libero programma corsi di formazione per neodelegati Filcams. “La pagina facebook è una sorta di ufficio informazioni sempre aperto, dove si possono trovare notizie sui contratti, sulle vertenze, insomma sull’attività quotidiana della Filcams lombarda”. Anche la Trony, come tante altre aziende, ha fatto ricorso ai contratti di solidarietà. Effetto diretto di una crisi che si rispecchia nei punti vendita che chiudono, nei periodi di cassa integrazione, nei piani di “ristrutturazione” che tendono invariabilmente a tagliare gli addetti. Se Cerliani è impiegato alla Trony, Di Blasi lavora per un’altra catena di elettronica di consumo, la Marco Polo Expert. “La nostra pagina facebook in poco tempo ha guadagnato 353 i like – sottolinea - Può attingerci chiunque abbia bisogno di avere informazioni. Indubbiamente è un modo per mettere in contatto realtà lavorative molto distanti e diverse fra loro. Non sempre è possibile vedersi di persona”. Cerliani aggiunge che gli “Addetti ‘In’ Vendita” sono anche “un modo per fare avvicinare alla Filcams nuovi lavoratori che altrimenti non potrebbero conoscere le attività del sindacato”. Il commercio è un universo di realtà grandi, medie, piccole e piccolissime, non tutti hanno a disposizione gli strumenti per tutelarsi.
Fra i tanti post uno sfondò i duemila mi piace, parafrasava, lasciando inalterata la grafica, il “via tutto” di Trony con il “via tutti” (i lavoratori, s’intende). Per fortuna la vertenza finì con la stessa velocità con cui si era manifestata. Chissà, forse anche gli “Addetti ‘In’ vendita” hanno avuto un ruolo. Giorgia Evangelista è un’addetta delle mense, racconta con soddisfazione di un’iniziativa che ha avuto successo. “Obiettivo sul lavoro delle donne è stato un concorso fotografico partecipatissimo, nato con l’intento di rappresentare il mondo femminile attraverso ‘l’occhio-obiettivo’ degli uomini. Un inno a quella parità di genere tanto declamata quanto poco rispettata nella pratica”. E visto che in Filcams sono più le iscritte degli iscritti, viva le donne.


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