Costituzione viva - di Riccardo Chiari

Si avvicina a grandi passi il 12 ottobre, giorno della grande mobilitazione in difesa dei principi della nostra Costituzione. Ma a ben vedere, nell’appello che chiama a raccolta la meglio gioventù del paese – a prescindere dalla carta d’identità – c’è soprattutto la richiesta di veder finalmente attuata la Carta fondamentale della Repubblica. “Dobbiamo assumere la Costituzione come punto fermo da cui ripartire – osserva in proposito don Luigi Ciotti – e darne una lettura non imbalsamata ma innovativa, considerandola la nostra naturale ‘compagna di strada’”.

L’appello lanciato dai tre costituzionalisti Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky e Lorenza Carlassare, dal segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, e appunto dal fondatore di Libera, parte dalla premessa che la regressione sociale e culturale italiana è arrivata a un punto di non ritorno. Le puntuali analisi dell’Istat registrano che nel paese ci sono nove milioni di persone in stato di relativa povertà; sei milioni di analfabeti (siamo agli ultimi posti in Europa per dispersione scolastica), e un apparato produttivo sempre più arrancante, che sconta i tanti anni di non-politiche industriali dei governi succedutisi negli ultimi vent’anni. Effetto diretto di questo stato di cose è il terribile tasso di disoccupazione giovanile (dai 15 ai 24 anni), che in agosto è salito oltre il 40%. Mentre ai 3 milioni e 100mila disoccupati ufficiali si devono aggiungere altre 2 milioni di persone inserite dagli statistici nell’area della “difficoltà occupazionale”. Numeri da brivido.
Da questa situazione, ricorda Pierfranco Pellizzetti sulle pagine del “manifesto”, deriva il fine ultimo della manifestazione del 12 ottobre: “C’è la stringente necessità di testimoniare in chiave propulsiva valori alti: dal pluralismo deliberativo a una ritrovata socialità solidale, dall’idea di un modello di sviluppo come costruzione collettiva (politica industriale partecipata), a una rappresentanza emendata dalle perversioni della corporazione trasversale del potere”. A riprova, Maurizio Landini e Stefano Rodotà spiegano: “Più che una manifestazione ‘contro’, sarà una manifestazione ‘per’: per un piano di investimenti straordinari, pubblici e privati, per difendere il lavoro e riqualificare l’industria, per chiedere più servizi sociali. E per costruire un’Europa vera, fermando la dittatura dell’economia che mette tra parentesi i problemi del paese, e ha fatto inserire il pareggio di bilancio in Costituzione senza discussione, provvedimento di cui ora si pagano duramente le conseguenze”.
In un contesto del genere e vista la caratura dei firmatari dell’appello, appare davvero lunare il timore di quanti non hanno ancora aderito alla manifestazione – ad esempio l’Anpi – paventando un’azione mascherata di assemblaggio delle forze dell’ancora diffusa sinistra italiana. “Non vogliamo fare un altro partito politico – è stata comunque costretta a ribadire sul punto Sandra Bonsanti – piuttosto l’obiettivo è quello di una grande coalizione sociale, per la democrazia e i diritti”.

 

La via per Roma

Aumentano di giorno in giorno le adesioni alla manifestazione di sabato 12 ottobre a Roma. Almeno un centinaio di organizzazioni e realtà politiche, associative e sindacali, di ogni ordine e grandezza, si sono già messe in moto per assicurare la presenza di migliaia di persone al corteo. Oltre alla Fiom-Cgil, a Lavoro Società Cgil, a Libertà e Giustizia, al Gruppo Abele e alla Fondazione Basso dei promotori Maurizio Landini, Sandra Bonsanti, don Luigi Ciotti e Stefano Rodotà, troviamo di volta in volta i Comitati Dossetti per la Costituzione e la neonata Fondazione Teatro Valle Bene Comune, Sbilanciamoci e l’Arci, Alba e Emergency, Antigone e, sul fronte dei partiti, Rifondazione comunista e il Pdci. 

In molte città e centri minori della penisola sono nati comitati organizzatori locali, che lavorano alla preparazione della mobilitazione organizzando iniziative, assemblee e dibattiti. Sono stati pensati anche strumenti per permettere a tutti, compresi i singoli, di dare il proprio contributo. Il sito www.costituzionelaviamaestra.it raccoglie tutte le informazioni utili, materiali video, volantini e locandine da stampare, notizie sui trasporti per raggiungere Roma, rassegne stampa. Sempre on-line c’è anche una pagina facebook (Costituzione: la via maestra) e un account twitter (@xlacostituzione), per allargare ancor di più la platea dei potenziali interessati a partecipare alla giornata dedicata alla difesa e all’attuazione pratica della Costituzione repubblicana.
Nei piani degli organizzatori, il corteo partirà da piazza della Repubblica verso le 13, e dopo aver percorso un tratto del centro di Roma arriverà in piazza del Popolo, dove alle 15.30 inizieranno gli interventi dal palco. Le iniziative pubbliche di questi giorni sono dedicate alle presentazione e alla discussione dell’appello che ha promosso la manifestazione, oltre che alla messa a punto della macchina della logistica: dalla prenotazione dei posti sui pullman, all’organizzazione di possibili treni speciali.


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