Cgt, è accordo per la cigs

di Bruno Rastelli, Zaverio Giupponi

Per effetto della tremenda crisi economica in atto, la Compagnia Generale Trattori, concessionaria per l’Italia di Caterpillar, che vende e ripara macchinari per le costruzioni e per l’edilizia, si è trovata nell’arco di questi 4 anni dall’inizio della crisi con una riduzione di oltre il 65% del numero delle macchine vendute e con una consistente contrazione degli interventi di riparazione delle macchine. Dopo aver seguito la strade del contenimento dei costi, ha deciso, all’inizio del 2012 di mettere in mobilità 140 Lavoratori su 1240, tra tecnici, impiegati e quadri. Il Coordinamento sindacale unitario Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil della Cgt-Cls si è riunito immediatamente per valutare la situazione ed ha respinto la decisione aziendale dichiarando uno sciopero delle aziende collegate, la Cgt e la Cls, nate da una precedente scissione ma appartenenti allo stesso gruppo. Lo sciopero, svoltosi il 23 gennaio, ha coinvolto tutti i lavoratori sfiorando il 100% di partecipazione, al punto che la Direzione, valutata l’entità dell’adesione, ha convocato i presenti al presidio davanti alla sede di Vimodrone e ha comunicato la disponibilità a ridurre il numero degli esuberi e studiare soluzioni alternative alla mobilità. Da quel momento è iniziata una trattativa serrata con diversi incontri, alcuni dei quali con l’intero Coordinamento ed in plenaria.
Tutta la trattativa si è svolta in stretta collaborazione con i funzionari nazionali di Filcams (Russo),  Fisascat (Ceotto) e  Uiltucs (Marroni), concordando sempre le strategie e le soluzioni da ricercare. E’ stato siglato infine un accordo al ministero del Lavoro il 29 marzo u.s. con la significativa riduzione degli esuberi da 140 a 94.
L’accordo si articola su strumenti diversi: 1) l’utilizzo della cigs a rotazione per le figure professionali fungibili, e a zero ore per le figure professionali non fungibili. Queste ultime però con una integrazione salariale che consiste in una mensilità intera ogni 4 di cigs. 2) La possibilità di aderire alla mobilità con il criterio della non opposizione al licenziamento e con una incentivazione all’esodo per chi ne fosse interessato. 3) La possibilità, in alternativa alla cigs, di alcuni trasferimenti temporanei per 2 anni in filiali della società che devono coprire posizioni professionali vacanti, con due viaggi di andata e ritorno a casa al mese, ed una incentivazione economica per il disagio.
La tenacia e la determinazione della delegazione trattante, dei delegati del Coordinamento e l’adesione convinta delle lavoratrici e dei lavoratori hanno portato ad un accordo di tipo conservativo, che prevede il rientro dei lavoratori che al termine dei 2 anni saranno ancora in cigs, prevede incontri periodici per la gestione della stessa ed infine, ma non di minore importanza, ha convinto la Cgt a programmare un piano di ristrutturazione da effettuare in questi 2 anni. La sofferenza per dover trattare di misure pesanti per i lavoratori e la rabbia che ci prende nel profondo per subire conseguenze di fatti che non dipendono minimamente dalla classe lavoratrice non devono assolutamente intaccare l’orgoglio di aver condotto in porto una trattativa difficile, dagli esiti incerti fino all’ultimo, ma assolutamente in controtendenza rispetto a quanto la legge in discussione in Parlamento presentata dal ministro Fornero intende fare approvare. I lavoratori non vogliono essere risarciti per la perdita del posto di lavoro, non vogliono l’assistenza dello Stato ma vogliono poter lavorare perché è attraverso il lavoro che mantengono la dignità di persone libere in uno stato libero.

Bruno Rastelli
Presidente del Coordinamento Cgt-Cls
Zaverio Giupponi
Segretario generale del Coordinamento Cgt-Cls


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